Sismabonus: Interventi Compresi e Come Richiederlo

Per incentivare i proprietari di immobili residenti nelle zone a rischio sismico a riqualificare gli edifici, il governo ha deciso di introdurre un incentivo chiamato Sismabonus di cui disporre attraverso detrazioni fiscali. I beneficiari del bonus sopracitato otterranno una sorta di alleggerimento delle spese di riqualificazione degli immobili, chiaramente dopo aver dimostrato nelle sedi competenti di avere i requisiti richiesti dal governo per poter godere dei vantaggi offerti dalle agevolazioni.

Sismabonus: di che si tratta?

Il Simabonus altro non è che un incentivo pensato dal governo per tutte quelle persone che possiedono un immobile nelle zone sismiche 1,2 e 3. Grazie a questo indennizzo i cittadini residenti nelle zone più a rischio per quanto riguarda i terremoti potranno mettere la propria abitazione in sicurezza attraverso una riqualificazione del proprio patrimonio immobiliare. Ciò permetterà alle famiglie che ne avranno diritto di ottenere delle detrazioni dalle spese di interventi antisismici volti a mettere in sicurezza l’edificio. 

Le tipologie di Sismabonus proposte dall’esecutivo politico sono principalmente tre: di tipo ordinario, con aliquota del 50%, di tipo extra ordinario (rischio sismico decisamente più alto), con aliquote dal 70% all’85% ed Ecosismabonus, che prevede aliquote di detrazione fino all’85%. Infine si è da poco aggiunto il nuovo arrivato Super Sismabonus, con aliquote che possono arrivare addirittura fino al 110%. Il Super Sismabonus è stato però ideato solo per edifici di tipo condominiale e abitazioni unifamiliari.  Gli incentivi con aliquote più basse sono invece riservati non solo agli immobili a scopo abitativo ma anche a quelli a scopo produttivo.

La detrazione più comune è quella prevista dall’articolo 16-bis del TUIR, che consiste nell’opportunità di risparmio del 50% delle spese a carico dei soggetti IRPEF per la riqualificazione degli edifici. È stato poi ideato un ulteriore indennizzo che prevede anch’esso il 50%, destinato ai lavori su immobili abitativi o produttivi presenti nelle zone sismiche 1,2 o 3. Nel caso in cui il pericolo sismico della zona in questione vada ad aumentare, vi sarà un salto di classe di rischio che permetterà al beneficiario del Sismabonus di poter usufruire anche del 70-80% di detrazione. 

Vi è poi la possibilità per coloro che desiderano acquistare unità immobiliari presenti nelle zone maggiormente a rischio sopracitate di usufruire di un ulteriore incentivo chiamato Sismabonus Acquisti. Quest’ultimo permetterà agli acquirenti di ottenere detrazioni con aliquote fino al 110% in caso di immobili residenziali. Gli aventi diritto al bonus non sono solo i diretti proprietari dell’edificio ma anche i comodatari, i titolari di un diritto di godimento, i locatari, chi ne usufruisce in leasing e i futuri acquirenti dell’immobile.

La detrazione sarà valida anche per interventi di riqualificazione riguardanti la seconda abitazione. L’indennizzo viene riconosciuto per i lavori svolti nel 2019 e terminati entro il 31 Dicembre 2021. Il limite massimo di spesa per il bonus è di 96mila euro, in cui sono comprese come spese detraibili anche quelle per la verifica sismica da parte di un ingegnere, le indagini geotecniche e ulteriori costi legati a lavori come intonacatura o tinteggiatura delle facciate.

Sismabonus

Requisiti fondamentali e come richiederlo

Chiaramente esistono dei requisiti che danno diritto al cittadino di ricevere l’incentivo. Di queste valutazioni si occuperà un professionista di progettazione strutturale, che dovrà essere in possesso di una laurea in architettura o ingegneria. Questo funzionario avrà il compito di stabilire dopo accurate analisi di tipo tecnico la percentuale economica che spetta al richiedente del Sismabonus. Una volta determinato l’importo riguardante le detrazioni si potrà inoltrare la richiesta di incentivo

Il richiedente dovrà comunicare preventivamente all’ASL o ad altri enti che si occupano dell’indennizzo l’ammontare delle spese effettuate attraverso fatture o bonifici. Solo così il beneficiario potrà avere diritto al bonus, chiaramente dopo attente valutazioni da parte degli addetti ai lavori. Qualora dovessero presentarsi delle irregolarità riguardanti la violazione delle norme di sicurezza durante i lavori di riqualificazione il richiedente non avrà diritto al Sismabonus, stesso discorso vale anche per il mancato rispetto delle norme urbanistiche. 

Il sismabonus è sicuramente una soluzione utile che può salvare migliaia di vite umane. Questo motivo ha spinto il governo a erogare questo incentivo per tutti i cittadini che desiderano mettere in sicurezza la propria abitazione contro eventuali calamità naturali come i terremoti. Inoltre queste misure fanno sì che in caso di situazioni catastrofiche l’edificio non subisca particolari danni, così da evitare che gli abitanti perdano la propria abitazione per poi ritrovarsi in condizioni economiche disastrose.

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