Di questi tempi essere genitori comporta dei costi decisamente importanti. Un prodotto fondamentale per i bambini è sicuramente il latte artificiale. In Italia esistono numerosi casi in cui le mamme colpite da patologie come ipogalattia (scarsa produzione di latte materno) o agalattia (assenza di latte materno) non sono in grado di allattare al seno i propri bimbi. In questo caso si ricorre al latte artificiale. Questo prodotto però non è per le tasche di tutti, e il suo acquisto potrebbe gravare sul bilancio familiare.
Bonus Latte Artificiale 2021: di che si tratta?
Non tutte le madri possono permettersi l’acquisto del latte artificiale, perciò il Governo ha ritenuto opportuno agevolare tutte quelle famiglie che vivono una situazione economica svantaggiosa. L’allattamento al seno è una delle fasi più importanti per lo sviluppo del neonato e la sua durata è di circa sei mesi. Laddove vi siano situazioni in cui una madre non è in grado di nutrire il proprio figlio con il latte materno, è necessario intervenire attraverso l’utilizzo del latte artificiale.
L’incentivo sopracitato, proposto nella Legge di Bilancio 2020, approvata da entrambe le Camere del Parlamento, consente alle famiglie che possiedono i requisiti tali da permetterne la richiesta, di usufruire di un contributo pari a 400 euro all’anno utile all’acquisto del latte artificiale, così da permettere al bimbo una crescita sana. Naturalmente l’importo andrà utilizzato solo per l’acquisto del latte. Qualsiasi altro utilizzo del denaro non autorizzato potrà causare la sospensione e la successiva restituzione del bonus da parte del beneficiario. L’incentivo è previsto fino al sesto mese di vita del bimbo, momento in cui generalmente avviene lo svezzamento per il neonato. Questa soluzione permetterebbe inoltre di incrementare la natalità, nettamente in calo in Italia negli ultimi anni.
Requisiti
Il Bonus Latte Artificiale 2021 è destinato a tutte quelle famiglie che possiedono determinati requisiti economici, stabiliti in base alle fasce di reddito. Ovviamente occorrono anche delle certificazioni di patologie presenti nella madre che impediscono l’allattamento al seno. Le patologie che danno diritto al beneficiario di usufruire della cifra prevista dal bonus sono principalmente due: ipogalattia e agalattia. La certificazione andrà rilasciata da un medico specialista dopo un’accurata visita.
L’accesso all’indennizzo è riservato alle madri prive di occupazione o che comunque abbiano un reddito insufficiente all’acquisto del latte artificiale. Non potranno certamente accedere al bonus le mamme che per scelta personale non vogliono allattare i propri figli al seno. La priorità assoluta spetta solamente alle donne che convivono con patologie riguardanti l’allattamento.

Polemiche scatenate dal Bonus
L’indennizzo sopracitato era stato annunciato nel 2020 creando qualche polemica. Proposto dal vecchio esecutivo, capitanato dall’ex premier Giuseppe Conte, non è stato portato avanti dall’attuale Governo Draghi, che ha rimandato il progetto senza però bocciarlo definitivamente. Attualmente non vi è una data certa riguardo l’erogazione del bonus.
Numerose critiche all’incentivo sono arrivate da parte dell’Associazione Italiana di Neonatologia, secondo cui l’indennizzo penalizza l’allattamento materno. I neonatologi ritengono che il provvedimento non sia un aiuto concreto alle madri, ma che si tratti piuttosto di un disincentivo per quanto riguarda l’allattamento al seno, che dovrebbe essere la scelta privilegiata, da stabilirsi attraverso il coinvolgimento di pediatri e neonatologi, evitando che il tutto si riduca a una questione politica o economica. Inoltre, anche gli esponenti politici a capo dell’opposizione hanno aspramente criticato la scelta dell’attuale esecutivo di congelare il bonus. Giorgia Meloni, leader del partito d’opposizione Fratelli d’Italia ha più volte chiesto spiegazioni al Governo in merito alla questione senza però ottenere risposte certe.
Per capire in quale direzione si muoverà il Parlamento sarà necessario attendere ancora qualche mese. Attualmente sono stati già stanziati sette milioni di euro per il provvedimento. La decisione finale riguardo l’erogazione dell’incentivo spetta ora all’esecutivo Draghi.
Come fare domanda
Una volta certi di possedere tutti i requisiti per ottenere il Bonus Latte Artificiale, bisognerà inoltrare la richiesta di indennizzo. Come da prassi la domanda andrebbe presentata all’INPS, attualmente però non esistono istruzioni precise su come procedere. Si consiglia dunque di contattare l’Istituto di Previdenza Sociale o recarsi direttamente all’ufficio più vicino per reperire tutte le informazioni di cui si ha bisogno.
Il provvedimento riguardante il Bonus Latte Artificiale è destinato a generare nuove polemiche tra le forze politiche e probabilmente sarà materia di discussione sui banchi del Parlamento nei prossimi mesi. Una cosa è certa: il denaro destinato all’erogazione del bonus è stato già stanziato.
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