La richiesta del mutuo può sembrare una procedura lunga e affannosa: in realtà basta seguire una serie di passaggi, che determineranno la tua idoneità, dipendente in grossa parte dalla situazione patrimoniale. Attraverso i servizi di consulenza offerti dai vari istituti di credito sarai informato sulle varie possibilità a disposizione e su tutti i documenti da presentare per garantire la tua affidabilità creditizia, sia dal punto di vista legale, sia dal punto di vista economico.
Primo passo: presentazione dei documenti e aspetto legale
In generale, per ottenere un mutuo è fondamentale disporre dei cosiddetti requisiti legali. Per prima cosa dovrai mostrare i tuoi dati anagrafici: carta di identità, codice fiscale, certificato di nascita, stato di famiglia ed eventuale atto di matrimonio (o sentenza di separazione/divorzio). In seguito, ti verrà richiesta la cittadinanza: devi essere italiano/a o cittadino di uno stato membro dell’Unione Europea. Se provieni da uno Stato extra- UE è necessaria la residenza in Italia da almeno 3 anni. Altro aspetto imprescindibile è la maggiore età: puoi richiedere un mutuo se hai compiuto più di 18 anni. Esiste anche un limite sull’età massima, diverso da banca a banca, che si aggira tra i 75 e gli 80 anni.
Secondo passo: l’aspetto economico
Una volta che sarai giudicato in linea con i requisiti legali, potrai passare allo step successivo. Si tratta di un momento ancor più rivelante, in cui verrà verificata la tua situazione patrimoniale ed economica e la capacità di credito, cioè la concreta possibilità di sostenere il mutuo, con le simulazioni che puoi fare su https://www.mutuoprimacasaonline.it. Tali procedure sono particolarmente importanti e prendono il nome di istruttoria. In questo caso, vengono presi in analisi alcuni elementi, come:
- il reddito netto del richiedente e del suo nucleo familiare, mediante la dichiarazione dei redditi. Esiste un rapporto, calcolato dalle banche, che prende il nome di data/reddito: in generale le banche considerano una percentuale che non superi il 30-35 del reddito, incluso il tasso di interesse. Contemporaneamente, viene calcolata anche la quota mensile di mutuo: per fare ciò verrà considerata, in maniera indicativa, una cifra che si aggira intorno ad 1/3 del tuo reddito;
- l’affidabilità creditizia. Si valuta la storia creditizia del richiedente, prendendo in considerazione il suo credit scoring. Verranno quindi passati in rassegna eventuali finanziamenti pregressi e la tua puntualità (o mancata puntualità) nei pagamenti. Solitamente, viene effettuato anche un controllo alla Camera di Commercio per verificare se sei socio di alcune società a rischio fallimento;
- il valore dell’immobile. Solitamente i mutui finanziano fino all’80%, ma in certi casi si può coprire la totalità del valore dell’immobile. In questi casi la banca si affida a un perito, incaricato di dare una valutazione oggettiva del valore commerciale. Così facendo, la banca stabilisce se l’immobile costituisce una garanzia e se è opportuno concedere il mutuo. Anche in questo frangente, vanno presentati dei documenti, quali:
- la copia del compromesso, cioè il contratto di vendita preliminare tra acquirente e venditore;
- la planimetria dell’immobile;
- il certificato di abitabilità dell’immobile;
- l’atto di provenienza dell’immobile.
- le garanzie di terzi. Si tratta di un aspetto non trascurabile e che può giocare a tuo favore, affinché ottenga maggiore flessibilità.
E’ importante specificare che, per la richiesta di un mutuo, i documenti da presentare cambiano. Se sei un lavoratore autonomo, dovrai presentare l’estratto della Camera di Commercio Industria e Artigianato, presentare il modello unico e, in caso di professionisti, l’attestazione di iscrizione all’albo.
Se sei un lavoratore dipendente, ti dovrai procurare il Cud (o, in alternativa, il 730), l’ultima busta paga, e dovrai esibire il Cu- certificazione unica- l’anzianità di servizio (un documento redatto dal datore di lavoro). In più, è fondamentale il modello F24, per il pagamento delle imposte, e l’ultimo estratto conto.
Terzo e ultimo step: la delibera delfinanziamento
Una volta che tutta la tua documentazione è stata controllata correttamente, l’istituto di credito potrà procedere per la delibera, la decisione definitiva attraverso la quale si stipula un contratto di mutuo. Verrà stabilita una data, a cui presenzierà anche un notaio per l’ufficializzazione. Una volta stabilito l’accordo tra le due parti (tu e la banca), verrà finalizzato e sarai obbligato a pagare le rate concordate, per il periodo di tempo pattuito. La durata della delibera di un mutuo è di 12 mesi, in seguito ai quali l’istituto di credito potrà annullare la tua richiesta.
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