La crisi pandemica che ha colpito l’intero pianeta in questi due anni ha influito fortemente sul tasso di disoccupazione italiano. Fortunatamente, però, il governo ha previsto numerosi bonus che possono essere sfruttati da tutti coloro che, per vari motivo, hanno perso il lavoro. Nell’ultimo anno, in particolare, sono stati inseriti numerosi bonus per i disoccupati che vanno ad aggiungersi a quelli che ormai sono presenti da sempre. L’insieme di tutto ciò dovrebbe garantire una minima cifra economica a qualsiasi tipologia di persona. Scopriamoli nel dettaglio.
Naspi
Il Naspi è un sussidio economico nato nel 2015 che viene erogato con cadenza mensile da parte dell’INPS. Il Naspi, che ha il significato di Nuova Prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego, è rivolto ai lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro non per propria volontà. Possono accedere a questo bonus i lavoratori che sono stati licenziati, coloro che hanno cessato il loro rapporto lavorativo avendo un contratto a tempo determinato, le persone che non hanno accettato un trasferimento territoriale superiore ai 50 km, nonché le donne che hanno presentato le dimissioni nel periodo di maternità.
Per avere accesso a questo sussidio è obbligatorio avere almeno tredici settimane di contributi versati negli quattro anni antecedenti allo stato di disoccupazione. Infine, il contributo avrà un massimo di 1335,4 euro mensili e sarà erogato per un periodo massimo pari alla metà dei giorni di contributi versati.
Reddito di Cittadinanza
Il reddito di cittadinanza è un bonus noto a tutti che è stato introdotto dal governo che si è formato al susseguirsi delle elezioni politiche del 2018. Tale misura ha come scopo principale quello di contrastare la povertà presente in alcune zone della nostra nazione.
Il sussidio ha una validità di diciotto mesi e può essere rinnovato. Possono beneficiarne tutte le persone che soddisfano i seguenti requisiti: ISEE inferiore ai 9.360 euro, patrimonio mobiliare inferiore ai 6.000 euro, patrimonio immobiliare che non superi i 30.000 (in questo calcolo non viene inclusa la prima casa), reddito familiare che non vada a superare la cifra di 6.000 euro. In questo caso la cifra massima erogabile è di 780 euro; secondo i dati di questi anni la cifra media erogato calcolata dall’INPS si attesta a circa 400 euro per persona.
Disoccupazione agricola
Questa tipologia di sussidio è stata appositamente pensata per i lavoratori agricoli, ma bisogna fare una distinzione in base al tipo di contratto che si aveva in precedenza. Nel caso in cui si tratta di una persona che aveva un contratto a tempo determinato verrà erogato il bonus se negli ultimi due anni sono stati raggiunti almeno 102 giorni di lavoro ed è stata stipulata un’assicurazione contro la perdita volontaria del lavoro.
Nel caso in cui il disoccupato aveva un contratto indeterminato sarà erogata un’indennità che sia uguale al 30% dello stipendio recepito per un periodo massimo di un anno. I lavoratori che possedevano un contratto a lungo termine, invece, hanno la possibilità di recepire un importo pari al 40% del compenso percepito in precedenza, anche in questo caso il sussidio sarà erogato per un periodo di tempo che non superi l’anno.
DISS-COLL
Questo tipo di bonus è usufruibile solo dai lavoratori iscritti alla gestione separata. Perlopiù è stato pensato per i dottorandi e gli assegnisti che hanno delle borse di studio all’interno delle università. I beneficiari possono avere un importo mensile massimo di 1335,4 euro, che sarà versato fino alla metà dei mesi totali dei contributi versati. Per accedere a questo sussidio è obbligatorio aver versato almeno un mese di contributi.
Sussidi Temporanei
Per contrastare la crisi pandemica il governo ha instaurato una serie di sussidi temporanei volti a sostenere le categorie lavorative che sono state particolarmente colpite in questo periodo difficile. Senza ombra di dubbio uno dei settori più colpiti è stato quella della ristorazione, che insieme al mondo dello spettacolo ha registrato le perdite maggiori in questi due anni. I bonus erogati in questo periodo sono stati molteplici ma in molti casi non sono stati sufficienti per far fronte a tutte le spese che hanno dovuto affrontare le persone che improvvisamente si sono trovate senza lavoro.
Uno stato moderno dovrebbe essere in grado di offrire delle possibilità di lavoro a tutti i cittadini presenti sul proprio territorio. La situazione occupazionale, invece, già era drammatica nel periodo antecedente alla pandemia. La speranza di milioni di italiani è che questi timidi segnali di crescita registrati negli ultimi messi possano essere continui e duraturi nel tempo.
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