Se affidiamo alla lettura dei numeri la ripresa post-lockdown, il mercato automobilistico torna a corrrere sui livelli del 2019: -0.43% il dato di agosto sul parallelo dell’anno scorso. Sono timidi segnali di ripresa che vedono anche in un numero negativo il rilancio di uno dei settori più colpiti dalla crisi del “covid-19”. Nei primi otto mesi di questo tragico anno, i dati forniti dal Ministero dei Trasporti, parlano di 809.655 veicoli nuovi venduti: il 38.9 in meno rispetto a 365 giorno fa. Il settore delle “quattroruote” ha vissuto il suo periodo peggiore nei mesi di Aprile ( -97.6%), Maggio (-49.6) e Giugno (-23.1%) dati che si commentano da soli. Luglio con il suo -11% ha segnato una timida ripresa che, solo, con Agosto ha visto la curva di andamento di mercato risalire e tornare a livelli di consumo medio generale.
Agosto, che segna un momento di “sostanziale parità di mercato”, con le sue 88.801 auto immatricolate ha riportato un timido entusiasmo tra gli addetti ai lavori. Secondo gli esperti, il trend positivo dovrebbe continuare su questi livelli anche a settembre: ruolo importante lo hanno rivestito gli incentivi che lo Stato ha messo a disposizione per l’acquisto di nuovi autoveicoli. Approvato all’interno del Decreto Rilancio,l’emendamento che prevede l’aumento del “bonus incentivi” per l’acquisto di un auto tra agosto e dicembre 2020 (emissioni tra 61 e 100 gr/km e prezzo fino a 40.000€ al netto dell’IVA).
Tante le novità presenti all’interno di questo decreto: Incentivi fino a 3.500€ per la rottamazione di un veivolo vecchio così suddiviso: 1.500€ di incentivo statale e ulteriore sconto da parte del rivenditore di 2.000€ se rottama un auto vecchia di almeno dieci anni. L’incentivo è da considerarsi dimezzato se non è presente il veivolo da rottamare. Per gli ultimi 5 mesi dell’anno è stato esteso anche “l’Ecobonus” per auto ibride ed elettriche, nello specifico: un aumento di 4.000€, annesso alla rottamazione di un veicolo, che porta a 10.000€ il bonus per le auto ad emissione compresa tra 0 e 20 gr/km di Co2 e, che porta a 6.500€ il bonus per l’acquisto di un auto nuovo la cui emissione di Co2 è compresa tra 21 e 60 gr/km.
La linea del governo su questo emendamento è chiaramente incentrata a far riprendere le vendite relative a quest’anno, tant’è che i bonus per gli “Eco-incentivi” saranno sì presenti nel 2021. ma dimezzati. Questo decreto, semplice ma efficace, ha permesso al mercato di non perdere “appeal” ma soprattuto di non perdere la fiducia del consumatore duramente provato dall’esperienza del primo quadrimestre di quest’anno, quando sembrava un “miraggio” anche solo poter andare fuori a mangiare una pizza, e quasi folle pensare alle vacanze estive. In quest’ottica il “Decreto Rilancio” ha permesso al consumatore di poter tornare a pensare di comprare un auto nuova per andare fuori a cena, o addirittura in vacanza.
Come si è tradotto nello specifico questo bonus?
Facilmente immaginabile come il mercato delle auto “Eco” abbia subito un impennata verticale:le “vetture a batteria” segnano un +249,5% con 1.877 immatricolazioni, mentre le ibride crescono del 227,2% con 13.419 registrazioni; dato eccezionale quello relativo alle “plug-in,” salite del 420,5% con 1.598 vetture. In ribasso, ad eccezione delle auto a Metano (+11.9%), il mercato delle auto tradizionali: tracollo dei veicoli a GPL (-33.1%), seguito dalle auto a Benzina (-17.7%) e dal Diesel (-8.1%).
Per quanto riguarda il mercato delle auto “usate”, rispetto allo scorso anno il trend negativo segna un -38.2%, in particolare ad agosto la flessione è stata del 34.1% con poco più di 150.000 passaggi di proprietà (da inizio anno si registrano 1.725.609 trasferimenti). Curioso il caso del mercato delle “auto a noleggio” dove il nolo ai privati vede un’impennata del 27% mentre cala di 2 punti quello alle aziende.
Michele Crisci, presidente dell’ UNRAE, ha accolto positivamente gli strumenti messi a disposizione dal Governo, li ha definiti: “i primi segni dell’arresto dell’emorragia” rimarcando che, però, i ritmi restano ancora molto bassi per il parco auto, e mai come nel 2021 bisognerà continuare con questa linea per non abbandonare quello che è un settore dove lavorano milioni di professionisti di ogni genere. Non è sicuramente stato l’anno che ci saremmo aspetatti, quesot 2020 avrebbe dovuto continuare il trend positivo di questo settore che, nel 2019, aveva dato ottimi segnali di sttabilità ma, come si sa, le insidie si nascondono continuamente e sta alla capacità di reagire cambiare le cose. Guardando ai dati relativi alle vendite, il secondo semestre di quest’anno ha tracciato le linee per il prossimo futuro che puntano in maniera forte al mercato delle energie sostenibili